Il report immobiliare sul terzo trimestre 2024, ad opera del portale immobiliare.it, ha registrato un aumento dei prezzi (+4,6%), della domanda (+27%) e dell’offerta (+7,3%) degli immobili in vendita.
La domanda in forte crescita (+27%) e un mercato che assorbe anche immobili meno recenti hanno indotto un aumento dei prezzi (+4,6%). L’offerta di immobili in vendita sul mercato è cresciuta del 7,3%.
Sintesi aree geografiche
Il mercato immobiliare ha visto un aumento omogeneo della domanda in tutta Italia, ma la dinamica di offerta e prezzi varia a seconda dell’area geografica: mentre l’offerta cresce di più al Sud e nelle Isole, i prezzi aumentano maggiormente al Nord, con il Centro che registra il prezzo unitario medio più alto, nonostante una crescita contenuta rispetto al 3° trimestre dell’anno passato.
Per quanto riguarda la domanda, possiamo affermare che nel corso dell’ultimo anno tutte le aree abbiano visto la medesima variazione annuale, in linea con la media nazionale (dal +25% del Centro al +29% del Nord-Ovest).
Guardando invece la dinamica dell’offerta e dei prezzi, essa cambia in base all’area geografica considerata.
In particolare, mentre nel Sud e nelle Isole l’offerta cresce più della media nazionale (+12% e +11% rispettivamente), nelle aree del Nord Italia la crescita è più contenuta (+6% nel Nord-Ovest e +7% nel Nord-Est).
Questa dinamica ha un effetto sul prezzo unitario medio delle soluzioni abitative in vendita, che nelle aree del nord cresce più rispetto alla crescita osservata nel Sud e nelle Isole: nell’area Nord-Ovest e Nord-Est cresce del 8,3% e 7,5%, mentre nel Sud e nelle Isole del 3,3% e 3,2% rispettivamente.
Nell’area centrale della penisola, sebbene l’offerta aumenti in maniera contenuta (+6%), il prezzo unitario medio rimane pressoché stabile, crescendo solo dello 0,4%: un aumento in termini assoluti di 10€/mq.
Grandi città
In tutti i 12 maggiori capoluoghi italiani i prezzi medi sono aumentati, con Milano che ha il prezzo medio unitario più alto, Genova e Catania rimangono le uniche ad aver registrato un calo rispetto al 2019.
In tutti i 12 comuni italiani con più abitanti, la variazione di prezzo unitario medio è stata positiva.
La variazione maggiore c’è stata a Bari (+9,4%), Verona (+9,2%) e Palermo (+6,4%), mentre le variazioni minori a Milano (+0,6%), Genova (+0,8%) e Catania (1,9%).
Nonostante la crescita ridotta dell’ultimo anno, Milano rimane il comune che ha registrato la maggiore crescita rispetto ai livelli del 2019 (+36%), e quello con il prezzo unitario medio più alto (5.393€/mq), mentre Genova e Catania sono gli unici due comuni fra i 12 considerati ad aver registrato una diminuzione di prezzo unitario medio rispetto ai livelli pre-pandemia.
In particolare Genova ha visto il suo prezzo unitario medio diminuire del 3%, e Catania del 5% rispetto al 2019, ed entrambe, insieme a Palermo, si mantengono in coda alla classifica del prezzo unitario medio.
La situazione di Roma
Nell’ultimo trimestre Roma ha visto una crescita della domanda e un mercato favorevole ai venditori, con un tasso di contatti sugli annunci in aumento, sopra la media nazionale.
Roma ha mostrato una dinamica particolarmente favorevole per i venditori, riportando la maggiore distanza fra variazione della domanda e dell’offerta e inasprendo la competizione fra potenziali acquirenti.
L’offerta di immobili a Roma è leggermente aumentata, ma comunque in misura minore rispetto all’aumento riscontrato a livello nazionale.
A Roma in particolare, la tendenza a favorire i venditori viene confermata anche dalla pressione di domanda su singolo annuncio, la percentuale di annunci che hanno ricevuto almeno un contatto e il tasso di conversione da visualizzazioni a contatti.
Reddito necessario per accedere al mercato immobiliare
Nel report di Immobiliare.it viene analizzato il reddito necessario per accedere al mercato immobiliare.
Nell’immagine riportata, i punti blu rappresentano il reddito minimo necessario per accedere al 20% e all’80% del mercato, in giallo il reddito medio per una coppia calcolato in base alle dichiarazioni dei redditi.
Fonte dati: Immobiliare.it Insight
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