Sempre più spesso è necessario ricorrere all’aumento della potenza del contatore in casa per adeguare l’impianto elettrico alle esigenze energetiche della famiglia.
In alcuni casi, per non incorrere in problemi di sovraccarico o interruzioni nell’alimentazione è necessario adeguare la potenza del contatore attraverso un passaggio dai canonici 3 kW a 4,5 kW o anche a 6 kW.
Cosa fare per aumentare la potenza del contatore
Se si desidera aumentare la potenza del contatore è necessario conoscere nel dettaglio l’iter burocratico e una serie di passaggi specifici da rispettare per non commettere errori.
È fondamentale conoscere la quantità massima di energia che il contatore riesce a gestire contemporaneamente. Generalmente la quantità di kilowatt (kW) viene indicata direttamente sul display del contatore oppure è possibile risalire a essa tramite la bolletta dell’energia elettrica.
Occorre poi capire in che modo aumentare la potenza del contatore, ed in particolare valutare le esigenze energetiche dell’abitazione al fine di stabilire la potenza appropriata rispetto alle proprie esigenze.
Per fare ciò è necessario rivolgersi al proprio gestore di energia elettrica e procedere con una richiesta formale in cui vengono indicati dati anagrafici e codice POD del contatore.
In molti casi è possibile gestire la comunicazione direttamente online, in altri invece occorre recarsi presso un punto vendita autorizzato.
Solitamente è possibile portare a termine tali operazioni in un periodo di tempo abbastanza ridotto, in media entro 5 giorni lavorativi. Le operazioni e i costi possono però variare da gestore a gestore anche in relazione a specifiche condizioni contrattuali.
Se l’immobile è dotato di pannelli solari, l’aumento di potenza del contatore può avvenire anche con fotovoltaico ma solo a seguito di accurate valutazioni del personale specializzato.
Passare da 3 a 4,5 kW, quanto costa?
L’aumento della potenza del contatore comporta dei costi che dipendono da diversi fattori, tra cui il gestore energetico, il tipo di connessione in bassa o media tensione e la potenza aggiuntiva richiesta.
Generalmente l’aumento di potenza contatore da 3 a 4,5 kW è la scelta più comune per adeguare l’impianto elettrico alle nuove necessità di consumo.
Il costo è stimato intorno agli 85 euro, inclusi gli oneri amministrativi, ma come sempre può variare da gestore a gestore.
Nel caso di Enel, per esempio, l’aumento potenza da 3 a 4,5 kW ha un costo che si aggira intorno ai 61 euro per kW e la tariffa resta invariata anche nel caso di aumento potenza del contatore Enel da 1.5 a 3 kW.
È necessario tenere presente che questi costi sono stabiliti nei contratti e possono variare a seconda delle normative e delle offerte applicate, spesso occorre anche considerare un importo aggiuntivo per la gestione della pratica.
Passare da 3 a 6 kW, quanto costa?
Passare ai 6 kW è una scelta comune nel caso in cui si è soliti utilizzare frequentemente degli elettrodomestici o strumenti ad alto consumo.
Se il proprio gestore è Enel, l’aumento di potenza da 3 a 6 kW può avvenire solo in seguito ad una richiesta formale da effettuare tramite il servizio clienti.
Solitamente per un aumento potenza del contatore Enel da 3 a 6 kW il prezzo totale si aggira intorno ai 205,54 euro ai quali si aggiunge un ulteriore importo di 31,12 euro che corrisponde alla tassa amministrativa.
Inoltre, è necessario considerare anche i costi fissi del contatore Enel da 3 a 6 kW che si aggiungono alle spese iniziali e che vanno pagati ogni mese sulla bolletta della luce e sono pari a 6 euro.
È opportuno ricordare che ogni operatore applica prezzi e procedure differenti.
Passare da 6 a 10 kW, quanto costa?
Passare da 6 a 10 kW può rendersi necessario quando le esigenze energetiche di un immobile superano la capacità attuale del contatore e di conseguenza si vogliono evitare rischi di sovraccarico o interruzioni nell’alimentazione.
Prendendo sempre ENEL come esempio, quanto ammonta la cifra necessaria per l’aumento di potenza del contatore da 6 a 10 kW?
Per le connessioni in Bassa Tensione, la quota è di 77,49 €/kW per la potenza aggiuntiva richiesta, ciò significa che il costo totale si aggira intorno ai 310 euro, ai quali possono aggiungersi eventuali altri costi fissi e di gestione della pratica.
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