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Edilizia libera: cos’è e come funziona

Pubblicato da VIVERE Real Estate Blog sopra Febbraio 24, 2025
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L’edilizia libera consente di eseguire piccoli lavori in casa o in condominio, senza richiedere permessi. Quali interventi sono ammessi e quali le regole da seguire per evitare sanzioni?

L’edilizia libera rappresenta un’opportunità per chi desidera realizzare piccoli interventi in casa o in condominio, senza dover affrontare complesse pratiche burocratiche.

Grazie alle semplificazioni introdotte nel tempo, è possibile eseguire numerosi lavori per i quali non sono necessarie le autorizzazioni comunali, fermo restando il rispetto delle normative vigenti.

Cosa rientra in questa categoria e quali sono le regole da seguire?

Cosa si intende per edilizia libera

L’edilizia libera comprende tutti quegli interventi edilizi per i quali non servono neppure la CILA, la SCIA o permessi, titoli abilitativi e comunicazioni al Comune.

Si tratta per lo più di opere di manutenzione ordinaria e di installazione di determinati manufatti che non incidono sulle caratteristiche strutturali dell’edificio.

Per questa tipologia di lavori e interventi edilizi il riferimento normativo principale è l’articolo 6 del Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/2001), aggiornato nel tempo con nuovi interventi eseguibili senza permesso.

Non servono permessi o richieste?

Nonostante l’assenza di specifiche autorizzazioni, gli interventi in edilizia libera devono comunque rispettare le normative urbanistiche, paesaggistiche e di sicurezza.

Ad esempio, non possono violare le norme antisismiche, le disposizioni igienico-sanitarie o il regolamento edilizio comunale.

Inoltre, in alcune aree sottoposte a vincoli, potrebbe essere comunque necessaria una valutazione dell’ufficio tecnico del Comune.

Quando un intervento rientra in edilizia libera?

Un’opera è considerata edilizia libera quando rispetta i seguenti requisiti:

  • Non comporta modifiche strutturali all’edificio
  • Non prevede un aumento della volumetria o della superficie utile
  • Rispetta il regolamento edilizio e le norme di settore (sicurezza, igiene, antincendio, paesaggistiche, ecc.)
  • È conforme al Glossario dell’Edilizia Libera, un elenco di interventi per i quali non è richiesto alcun titolo abilitativo

Le attività permesse

Anche i cosiddetti interventi di edilizia libera potrebbero essere soggetti a vincoli paesaggistici o regolamenti condominiali, quindi è sempre consigliabile informarsi presso il Comune o consultare un tecnico abilitato.

Attualmente, il Glossario dell’Edilizia Libera elenca 17 principali interventi eseguibili senza permessi, tra cui:

  • Tende e pergotende: installazione di coperture mobili per la protezione dal sole e dagli agenti atmosferici
  • Vetrate panoramiche amovibili (VEPA): applicabili a balconi, logge e ora anche a porticati
  • Rifacimento pavimentazione interna ed esterna
  • Sostituzione delle finestre e degli infissi
  • Ristrutturazione del bagno, inclusa la sostituzione dei sanitari
  • Messa a norma dell’impianto elettrico
  • Sostituzione della caldaia con pompa di calore
  • Tinteggiatura della facciata
  • Installazione di parapetti, ringhiere e recinzioni
  • Lavori di manutenzione del giardino
  • Installazione di colonnine di ricarica per auto elettriche
  • Pannelli solari e impianti fotovoltaici su edifici (qui un approfondimento dal nostro blog)
  • Rifacimento delle opere di lattoneria (grondaie, pluviali, ecc.)
  • Rimozione delle barriere architettoniche (rampe, servoscala, montacarichi)
  • Riparazione e sostituzione di impianti domestici (idrico, termico, fognario, ecc.)
  • Installazione di sistemi di sicurezza (inferriate, allarmi, telecamere)
  • Manutenzione del manto di copertura (sostituzione tegole, ripristino fissaggi, ecc.)

Durata e scadenze

Gli interventi di edilizia libera non sono soggetti a scadenze specifiche, poiché non richiedono permessi o autorizzazioni preliminari. Tuttavia, è importante distinguere tra lavori di semplice manutenzione e quelli che, pur rientrando nell’edilizia libera, potrebbero avere implicazioni temporali o normative particolari.

Ad esempio:

  • Opere temporanee (come gazebo, pergolati o strutture amovibili) devono invece rispettare il vincolo temporale. Il limite per le opere temporanee realizzabili in edilizia libera è di 180 giorni, come stabilito dall’articolo 6 del DPR 380/2001, comma 1, lettera e-bis). Trascorso questo tempo potrebbero essere considerate opere permanenti e quindi soggette a permessi
  • Interventi di manutenzione ordinaria (come la tinteggiatura, la sostituzione di pavimenti o infissi) possono essere eseguiti senza limiti di tempo
  • Lavori legati a bonus edilizi, pur rientrando in alcuni casi nell’edilizia libera, devono rispettare eventuali scadenze stabilite per accedere alle agevolazioni fiscali

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