Quali sono le condizioni per sottoscrivere un mutuo a rata protetta? Cosa cambia rispetto ad un classico prestito a tasso fisso?
Stiamo vivendo ormai da un paio di anni una fase di profonda incertezza per quanto riguarda i tassi di interesse relativi a mutui e prestiti.
Dopo una serie senza precedenti di rialzi decisi dalla Banca Centrale Europea, con l’arrivo del 2024 questo trend si è fermato, lasciando però molti dubbi sul prossimo futuro.
Molti contribuenti in tutta Europa stanno prendendo in seria considerazione la possibilità di sottoscrivere il cosiddetto mutuo a rata protetta.
Mutuo a rata protetta, cosa c’è da sapere
Gli aumenti dei tassi di interesse stabiliti dalla BCE hanno delle ripercussioni sul valore delle rate dei mutui a tasso variabile (cosa che invece non accade per i prestiti a tasso fisso).
Per tutelarsi ed evitare rincari sproporzionati delle cifre mensili da restituire alle banche, migliaia di clienti stanno optando per il mutuo a rata protetta, che non subisce le fluttuazioni dei tassi di interesse.
I vantaggi
Il vantaggio maggiore dei mutui a rata protetta sta nel fatto di avere come parametro di riferimento il cosiddetto indice Euribor, che naviga stabilmente in negativo nonostante le scelte spesso molto restrittive della Banca Centrale Europea.
Avere un mutuo parametrato all’Euribor, dunque, consente di non ritrovarsi sorprese di alcun genere nel momento in cui si è chiamati a pagare la rata mensile concordata con l’istituto di credito che ha erogato il prestito.
Gli svantaggi
C’è un’altra differenza (questa volta meno positiva) che rende unica l’ipotesi del mutuo a rata protetta, ossia la possibilità da parte della banca di aggiornare le condizioni del mutuo ogni 12 mesi, tenendo conto dell’indice annuale Istat.
Una condizione che, però, può essere vantaggiosa anche per il cliente, che ogni anno può scegliere se prorogare il mutuo o interromperlo.
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