Contratti di affitto sotto i riflettori nel 2023, una tendenza che rispecchia la sempre maggiore popolarità della scelta di affittare casa in mancanza di possibilità di acquistarla, oppure come scelta di vita.
Nel 2023, il 65,6% dei contratti di affitto sono stati stipulati per scelta abitativa, il 25,5% da lavoratori trasferitisti e un 8,9% sono legati agli studenti universitari.
Contratti di affitto in Italia
Rispetto al 2022 si evidenzia un aumento della percentuale di contratti stipulati da studenti: si passa dal 7,6% del 2022 all’8,9% del 2023.
Sostanzialmente stabile la quota di affitti a lavoratori trasferitisi (25,5%), mentre la maggior parte dei contratti riguarda coloro che scelgono l’affitto come soluzione abitativa per motivi personali oppure per esigenze economiche (65,6%).
Le città in cui si affitta di più una casa
Tra le metropoli, le città in cui è più alta la percentuale di chi affitta per motivi di lavoro sono Bologna (52,8%), Bari (42,9%), Milano (40,8%) e Firenze (36,2%).
Per quanto riguarda l’affitto a studenti universitari le città più attive sono Verona (32,9%), Torino (29,6%), Milano (19,4%) e Firenze (19,0%).
A Milano rispetto al 2022 scende la percentuale di affitti a studenti che passa dal 25,7% al 19,4%, mentre la quota di affitti a lavoratori trasferitisi è in lieve aumento.
Le città dove sono più alte le percentuali di affitti per scelta abitativa sono Napoli (79,4%), Palermo (75,9%) e Roma (65,3%).
A Roma il 2023 evidenzia un calo della percentuale di stipule a studenti, che passa dall’11,0% al 9,7%, mentre rimane invariata la quota di affitti a lavoratori trasferitisi (25%).
Tipologie di contratto di affitto
Nel 2023 i dati sui contratti stipulati in Italia vedono una ulteriore contrazione di quelli a canone libero (passati dal 51,9% del 2019 al 42,3% del 2023) e un importante aumento della percentuale di contratti a carattere transitorio (da 18,4% a 29,1%).
L’aumento dei contratti a carattere transitorio è correlato a un crescente apprezzamento per tipologie contrattuali più brevi e flessibili, ma anche dall’aumento della presenza di studenti universitari.
I contratti a canone concordato registrano invece una contrazione (28,6%), mentre nei 3 anni precedenti superavano il 30-31%.
Ad ogni modo il contratto più stipulato in Italia rimane quello a canone libero, che nel 2023 si attesta al 42,3% sul totale delle stipule.
L’analisi delle grandi città mostra come a Bologna e a Milano ci sia una netta prevalenza del contratto a canone libero (rispettivamente 77,8% e 62,3%), mentre a Roma è il contratto a canone concordato ad essere più utilizzato (64,1%).
Alti tassi di contratti a canone concordato anche a Genova e a Verona (69,2% e 56,9%).
Le città con le percentuali più alte di contratti a carattere transitorio sono Bari (40,0%), Verona (38,3%) e Milano (36,0%).
Tipologia di case affittate in Italia
In Italia la tipologia più affittata è il bilocale con il 37,8% delle scelte, seguita dal trilocale con il 31,2%.
Anche negli anni precedenti bilocali e trilocali sono state le tipologie più affittate a livello nazionale.
Da segnalare un progressivo aumento della percentuale di affitti di monolocali, che passa dal 7,5% del 2019 al 9,5% del 2023.
Chi affitta casa in Italia
Infine, la maggior parte degli inquilini ha un’età compresa tra 18 e 34 anni, nel 2023 si arriva al 47,2% sul totale degli affitti stipulati, con percentuali in progressivo calo all’aumentare dell’età.
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