Quanti metri quadrati minimi servono affinché una casa ottenga l’abitabilità?
Per far sì che un immobile possa ottenere l’abitabilità e vi si possa effettivamente vivere stabilmente, occorre che siano rispettati dei requisiti previsti dalla legge.
Nello specifico, il riferimento normativo è il Decreto Ministeriale del 5 luglio 1975 e da altre successive specificazioni, tra cui la sentenza del TAR del Piemonte numero 2597 del 21 luglio 2005.
Tra le diverse prescrizioni, vi è anche quella relativa alla superficie minima di un’abitazione.
Quale deve essere la superficie minima di un’abitazione
Un immobile, per essere considerata adeguata a diventare alloggio, deve possedere alcuni requisiti igienico-sanitari dai quali non si può prescindere.
Uno di questi è relativo alla superficie minima, ossia ai metri quadri minimi di cui l’immobile deve essere costituito. Tale superficie va messa in relazione anche al numero di occupanti.
Per ogni abitante deve essere assicurata una superficie abitabile non inferiore ai 14 metri quadrati per i primi 4 abitanti e non inferiore ai 10 metri quadrati per ciascuno dei successivi.
La camera da letto deve essere minimo di 9 metri quadrati per una persona e di 14 metri quadrati per due.
In aggiunta, ogni abitazione deve essere dotata di un soggiorno di almeno 14 metri quadrati.
In tutti questi ambienti, compresa la cucina, devono essere presente almeno una finestra.
Regolamenti comunali
Accanto alla normativa nazionale, sono previste delle deroghe o delle ulteriori precisazioni nei diversi regolamenti edilizi locali.
Ai Comuni è riconosciuta una certa autonomia in materia di regolamento edilizio, che può quindi determinare delle differenze rispetto alla normativa base.
Ad esempio, il regolamento edilizio del Comune di Milano per la camera da letto stabilisce che, se adibita a stanza di una sola persona, deve avere una superficie minima di 8 metri quadrati e, se per due persone, di 12 metri quadrati.
Viene altresì precisato che nel caso di alloggi realizzati per essere destinati a soggetti con disabilità motorie, la metratura minima non può essere inferiore a 45 metri quadrati, oltre a essere dotata di strutture idonee all’accessibilità.
Rispetto alla normativa nazionale possono essere previste altre variazioni come l’altezza dei locali.
Normalmente questa deve essere di 2,70 metri, ad eccezione dei Comuni situati al di sopra dei 1.000 metri sul livello del mare, che possono prevedere delle altezze anche inferiori, o per altri comuni che lo prevedano, come è il caso di Perugia, dove l’altezza minima è di 2 metri.
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